Il Football Club Trapani 1905, comunemente noto come “il Trapani”, si rifà idealmente ad una tradizione calcistica cittadina ultracentenaria, essendone di fatto il prosecutore, pur senza alcuna continuità giuridica con le tante associazioni e società calcistiche, che l’hanno preceduto nel corso dei decenni.
Tutto cominciò, convenzionalmente, il 2 Aprile 1905 con una stringata notizia domenicale, pubblicata su “La Gazzetta di Trapani”, in cui si dà conto della costituzione in città di una “Associazione per fare il gioco del Foot-Ball”; la notizia purtroppo è incompleta, non si evince di quale Associazione si tratti né sappiamo se la stessa ebbe poi un seguito.
È però una notizia fondamentale, perché ci dà conto del primo tentativo operato a Trapani di dare vita ad una società calcistica.
Da allora e fino al secondo conflitto mondiale, si susseguirono in città varie associazioni calcistiche, fra cui l’Unione Sportiva Trapanese (1907), lo Sport Club Vigor (1921) e la Juventus Trapani (1930), allenata dall’austriaco Enrico Schonfeld (maglia a strisce nerazzurre), vincitrice di due campionati di fila dalla III alla I Divisione, una sorta di serie D odierna, in cui militò per quattro stagioni consecutive, prima di disciogliersi nel 1936 per problemi finanziari.
Nello stesso anno rinasce l’Unione Sportiva Trapanese, che sceglie i colori granata, militando fra il 1937 ed il 1939 in I Divisione, a cui fece immediato seguito una nuova società, la Juventus, che, assunto il verde come colore di maglia, disputò due campionati di I Divisione e, dopo l’interruzione per le vicende belliche, uno nella “serie C di guerra” nel 1942/43, anno in cui si andò a giocare al Campo Aula, abbandonando quello annesso alla Palestra di Via Spalti. La società partecipò nelle due stagioni successive al Campionato Siciliano, per poi sciogliersi il 22 Novembre del 1945; al suo posto, sorse l’A.S. Trapani, sempre in maglia verde, che disputò un solo campionato di I Divisione.
Nel dopoguerra ed esattamente il 20 Giugno 1946 nasce, scegliendo i colori sociali granata, l’A.S. Drepanum, partecipante al campionato di serie C 1946/47; questa società, che nel 1952 assunse la denominazione di A.S. Trapani, svolgerà la propria attività fino al 1984, segnando una vera e propria epopea in ambito cittadino, attraverso la partecipazione a campionati che vanno dalla Promozione alla IV serie e IV serie d’Eccellenza (anni ’50), fino alla serie C (dalla fine degli anni ’50 e lungo tutto il corso degli anni ’60); è questa la società che il 30 Ottobre 1960 inaugurò lo Stadio Polisportivo Provinciale, battendo il Taranto per 3-2 e che al termine di quella stagione perse la serie B per un solo punto di distacco dal Cosenza.
Nel decennio successivo l’A.S. Trapani, dopo un’iniziale retrocessione in serie D, riconquistò la serie C nel 1972 e la mantenne per 6 stagioni (in tale periodo, nel 1975, diventa medico sociale il Dr. Giuseppe Mazzarella, che manterrà l’incarico per ben 48 anni).
Al termine del campionato 1977/78, a seguito dello sdoppiamento della terza serie nazionale, la società mancò l’ammissione in C/1, venendo relegata in C/2; da qui si aprì una parabola discendente, con una retrocessione in serie D (1978/79), categoria, poi denominata Campionato Interregionale Dilettanti, in cui rimarrà fino alla metà degli anni ’80.
I propositi di rilancio ricevettero nuovo impulso il 1° Luglio del 1984, quando l’A.S. Trapani si fuse con la Pro Trapani (ex S.C. Ligny), seconda squadra cittadina, che era arrivata anch’essa a militare nel C.I.D.; la neonata società, denominata A.S. Trapani 1906 s.r.l., ottenne subito la promozione in C/2 (1984/85), sia pure a tavolino per illecito sportivo del Mazara; ma le speranze di ritorno in terza serie si arenarono con la retrocessione del 1990, a cui seguì il fallimento della società, dichiarato il 15 Giugno di quell’anno.
Il 22 Giugno 1990 l’imprenditore valdericino Andrea Bulgarella costituisce il Trapani calcio s.p.a., rilevando il titolo del vecchio Trapani ed ottenendo l’ammissione al C.I.D.; tre anni dopo, con Ignazio Arcoleo allenatore, arrivano il primo posto nel C.N.D e la promozione in C/2; l’anno successivo (1993/94) quella in C/1: dopo ben 16 anni i granata riconquistano la terza serie nazionale; la beffa è però dietro l’angolo e si compie a Gualdo Tadino il 18 Giugno del 1995, quando i granata, perdendo contro i locali per 1-0, non accedono alla finalissima play off per la promozione in serie B; a distanza di 34 anni, la serie cadetta si rivela per la seconda volta solo un amarissimo miraggio.
Il colpo è duro da assorbire e segnerà il destino della società, che, dopo essere retrocessa in C/2 (1996/97) ed essere passata in mano ad una cordata palermitana, guidata dal commercialista Pippo Rosano (27/10/1998), subisce l’onta di un’altra retrocessione in serie D (1999/00).
Dilaniata da una pesantissima situazione debitoria, la società viene declassata in Eccellenza, da cui sarà esclusa per rinuncia il 10/02/02, con conseguente fallimento, qualche mese dopo.
Le sorti del calcio cittadino sono quindi prese in carico dall’A.S. Città di Trapani, militante in Eccellenza, guidata dall’imprenditore locale Nino Birrittella; l’8 agosto del 2002 la società è ripescata in serie D ed il 31 dello stesso mese cambia la propria denominazione in “A.S. Trapani”, disputando tre campionati, in cui mantiene la categoria.
Nel luglio del 2005 la società è rilevata dall’imprenditore napoletano Vittorio Morace, da anni stabilitosi in città, dove è titolare della compagnia di navigazione veloce Ustica Lines, poi Liberty Lines. Il Comandante Morace cambia subito la denominazione societaria in “A.S.D. Trapani calcio” ma il primo campionato gli riserva l’amara retrocessione in Eccellenza.
Battendo il Ricigliano nei play off del 2008, la società è promossa in serie D.
Nel 2010 si classifica al 2° posto, dietro il Milazzo e, con Roberto Boscaglia in panchina, è ripescata in Lega Pro – II Divisione; nello stesso anno cambia ancora denominazione sociale, assumendo quella di “Trapani calcio srl”.
Parte da qui un’ascesa inarrestabile; la squadra nel 2011 vince i play off, battendo l’Avellino, conquistando la promozione in Lega Pro – I Divisione; due anni dopo, il 12 Maggio del 2013, dopo averla persa la stagione precedente in favore del Lanciano, conquista per la prima volta nella storia calcistica della città la serie B, sempre con Boscaglia in panchina e Daniele Faggiano come D.S., battendo in trasferta per 4-3 la Cremonese all’ultima giornata. I trapanesi l’aspettavano da ben 52 anni: il sogno di una vita. Senza dimenticare il match di Coppa Italia disputato a Milano contro l’Inter il 4 Dicembre del 2013 e perso con grandissima dignità per 3-2.
I granata disputeranno quattro campionati in serie B; il più importante quello 2015/16, con Serse Cosmi in panchina, culminato con il terzo posto in classifica e la disputa della doppia finale play off per la promozione in serie A, persa con il Pescara.
Retrocessi la stagione successiva in serie C, i granata ritorneranno in cadetteria nel Giugno del 2019 sotto la guida di Vincenzo Italiano; tre mesi prima la famiglia Morace, dopo quasi 14 anni di gestione, aveva ceduto la società alla F.M service di Avellino, rappresentata dall’A.U. Maurizio De Simone.
Questi il 21 Giugno di quell’anno cede a sua volta la società all’Alivision di Roma, rappresentata da Fabio Petroni. Il ritorno in B sarà un fuoco di paglia e si concluderà, fra mille difficoltà, con la retrocessione in serie C nel Luglio del 2020, a causa di due punti di penalizzazione in classifica, comminati alla società ad inizio dello stesso mese per un precedente ritardato pagamento degli stipendi ai calciatori. La squadra, guidata da Fabrizio Castori, si era invece salvata sul campo.
È l’inizio della fine. La società è iscritta al campionato ma nel frattempo passa nelle mani dell’imprenditore Gianluca Pellino; dopo due rinunce consecutive, senza mai scendere in campo, è esclusa dal campionato di serie C ed il 22/12/20 arriva inevitabile il fallimento, il terzo della storia granata.
Nel luglio del 2021, dopo una stagione sportiva senza calcio, il presidente dell’A.S.D. a r.l. Dattilo 1980, Michele Mazzara, riporta il calcio in città, cambiando la denominazione sociale della sua società, militante in serie D, in “F.C. Trapani 1905 s.s.d. a r.l.”.
Il 14 giugno del 2022 Mazzara cede il 70% delle quote sociali all’imprenditore giarrese Marco La Rosa; il quale il 5 Maggio del 2023 le cede, a sua volta, alla SPORTINVEST s.r.l. corrente in Trapani, di cui è socio unico e legale rappresentante l’imprenditore romano Valerio Antonini, che subito dopo rileva anche il rimanente 30 % da Michele Mazzara; la squadra, frattanto, dopo avere chiuso al terzo posto in campionato, il 23 Maggio, vincendo a Locri per 3-0, si è aggiudicata i play off di girone della serie D, candidandosi all’eventuale ripescaggio in serie C.
I programmi di Valerio Antonini sono ambiziosi e sono supportati da investimenti corposi, immediatamente operati sia nel calcio che nel basket, in cui Antonini è entrato con Trapani Shark, società ammessa a disputare la serie A/2 maschile, dando in tal modo vita ad una vera e propria Polisportiva.
In conclusione, dal 1946 al 2023, sono 77 i campionati di calcio, a cui il Trapani ha partecipato:
31 fra i dilettanti (2 in Promozione; 5 in IV serie; 1 in IV serie d’eccellenza; 4 in Eccellenza; 7 nel C.I.D.; 1 nel C.N.D. ed 11 in serie D) e 46 fra i professionisti (5 in B; 25 in C; 2 in Lega pro – I divisione; 1 in Lega pro – II Divisione; 3 in C/1 e 10 in C/2).
Si ringrazia sentitamente il giornalista Francesco Rinaudo.